Questa mattina alle 11.30, alla presenza del Sindaco Valentina Vadi e dell’ Assessore alle Pari Opportunità Laura Ermini, la Consulta Pari Opportunità del Comune di San Giovanni Valdarno ha inaugurato il Leggìo intitolato al Ipazia di Alessandria proprio nell’area verde comunale antistante Ponte Ipazia.
Un atto importante per ricordare alla cittadinanza e a tutti i passanti, proprio in occasione della Giornata Internazionale della Donna, una delle icone femminili più belle e importanti tutta la storia.
La realizzazione è stata possibile grazie all’impegno del Comune, di Agrimen – Societá Cooperativa ONLUS e della bottega artistica Il Biancospino di @gianni prosperi.
Tutti i componenti della Consulta si sono impegnati in questo progetto ma un plauso particolare lo dobbiamo a Tessa Mugnai che ci si è dedicata con vera passione. Grazie.
Approfondimento su ipazia di alessandria (a cura di Tessa Mugani)
Ipazia di Alessandria (370 d.C- 415 d.C) matematica, astronoma e filosofa greca.
Sono onorata di aver potuto curare il progetto del Leggio di Ipazia e ringrazio la Consulta Pari Opportunità SGV per avermene data la possibilità.
Ipazia, martire del libero pensiero, ha pagato con la vita la sua intelligenza e la sua ferma convinzione dell’importanza della distinzione tra religione e scienza.
A distanza di centinaia e centinaia di anni ancora le donne pagano un pegno altissimo alla società.
Vessate, umiliate, ammazzate, scartate o sottovalutate dai colleghi uomini e dalla società stessa, che le vorrebbe escludere dai ruoli apicali e di quasi esclusivo accesso maschile.
La battaglia che combattiamo non è un femminismo esasperato, ma la restituzione del capitale umano femminile alla società stessa.
Chissà quante bambine, ragazze e donne brillanti sono osteggiate nell’affermare i propri talenti.
Una società evoluta ha il dovere di formare e rendere possibile l’inclusione delle donne in tutti gli ambiti.
Ad oggi, ancora troppo spesso essere donna si accompagna alla parola esclusione.
Quando finalmente tutti, a partire dalla nostra società palesemente patriarcale, cambieranno realmente mentalità, allora e solo allora, potremo dire vinta la nostra battaglia.
Di seguito vi lascio una nota storica su Ipazia
La più celebre matematica e filosofa dell’antichità.
É la prima scienziata la cui vita sia ben documentata ed è una delle poche ad essere citata in quasi tutte le opere storiografiche delle scienze naturali.
I suoi scritti sono andati perduti o incorporati in pubblicazioni di altri autori, ma esistono comunque buone fonti contemporanee del suo lavoro e indicazioni delle sue opere in varie raccolte.
Ipazia nacque ad Alessandria d’Egitto, capitale delle scienze dell’Impero Romano e crebbe nel colto ambiente alessandrino.
Ricevette un’istruzione di prim’ordine dal padre Teone, matematico e astronomo, direttore del “Museion”, la più famosa Accademia dell’antichità.
Approfondì i suoi studi presso la Scuola neoplatonica, oltre che ad Atene e in Italia.
Ipazia era ammirata per la sua bellezza e la sua saggezza, ma non si sposò mai e all’età di 31 anni assunse la direzione della Scuola neoplatonica di Alessandria.
Insegnante di matematica e di filosofia, ella fu un’autorità e un indiscusso punto di riferimento culturale nello scenario dell’epoca. Scrisse trattati di matematica e compilò tavole astronomiche.
La sua opera più significativa è un commento in tredici volumi dell’Aritmetica di Diofanto (Il sec.), il “padre dell’algebra”, cui si devono lo studio delle equazioni indeterminate – le diofantee – e importanti elaborazioni delle equazioni quadratiche. Nel suo commento, Ipazia sviluppò soluzioni alternative a vecchi problemi e ne formulò di nuovi che vennero inglobati in seguito nell’opera di Diofanto.
Scrisse anche un commento in otto volumi a Le coniche di Apollonio di Pergamo (111 sec. a.C.), un’analisi matematica delle sezioni del cono, figure che furono dimenticate fino al XVI secolo quando vennero usate per illustrare i cicli secondari e le orbite eli ittiche dei pianeti. In quest’opera Ipazia inserì il Corpus astronomico, una raccolta da lei compilata di tavole astronomiche sui moti dei corpi celesti.
La studiosa fu autrice con il padre di un commento dell’Almagesto di Tolomeo, una mastodontica opera in tredici libri che raccoglieva tutte le conoscenze astronomiche e matematiche dell’epoca e di un’edizione riveduta e corretta degli Elementi di Euclide.
Ipazia si occupò anche di meccanica e di tecnologia applicata. Le vengono attribuite due invenzioni: un areometro e un astrolabio piano. Il primo strumento, che determina il peso specifico di un liquido, fu progettato come un tubo sigillato avente un peso fissato ad un’estremità: a seconda di quanto questo tubo affondava in un liquido, era possibile leggerne su una scala graduata il peso specifico. L’astrolabio progettato da Ipazia era formato da due dischi metallici forati, ruotanti uno sopra l’altro mediante un perno rimovibile: veniva utilizzato per calcolare il tempo, per definire la posizione del Sole, delle stelle e dei pianeti. Pare che mediante questo strumento Ipazia abbia addirittura risolto alcuni problemi di astronomia sferica.
Nonostante vivesse in un’epoca fortemente influenzata dalla misoginia aristotelica, in cui le donne venivano considerate esseri inferiori, Ipazia divenne così celebre per il suo acume filosofico che molti affrontavano lunghi viaggi per ascoltare le sue lezioni. La sua vita si concluse con una tragica morte, dovuta alle persecuzioni cristiane contro i rappresentanti della scienza ellenistica, che proponevano un razionalismo inconciliabile con la religione emergente.
Accadde infatti che alcuni cristiani tra cui il vescovo Cirillo, divenuto Patriarca di Alessandria nel 412, sfruttarono abilmente i conflitti sociali tra le diverse etnie esistenti in città e, dopo la cacciata degli ebrei, iniziarono la sua epurazione dagli “eretici” neoplatonici.
Fu così che Ipazia, pagana, ma convinta sostenitrice della distinzione tra religione e conoscenza, donna che rappresentava una provocazione per la sua condotta di vita indipendente, per l’impegno civile e per la sua influenza politica, cadde vittima di tale persecuzione. Durante un agguato, tesole da un gruppo di fanatici cristiani, fu fatta letteralmente a pezzi. Con lei moriva l’ultima scienziata eminente di quell’epoca. L’antica filosofia e scienza ellenistiche vennero riscoperte soltanto nel Rinascimento, un millennio dopo.
“Difendi il tuo diritto di pensare, perché anche pensare in modo sbagliato
è meglio che non pensare.”
8 marzo 2021: la proclamazione dei vincitori del I° Concorso di scrittura O’PPORT’UNITA’
Dopo la seguitissima proclamazione in diretta streaming avvenuta sul sito del Comune di San Giovanni rendiamo pubblica la graduatoria dei vincitori del Primo concorso di scrittura O’PPORT’UNITA’.
Rivolgiamo un ringraziamento particolare all’Amministrazione Comunale di San Giovanni V.no per la preziosa collaborazione nella realizzazione del progetto, nello specifico ringraziamo il Sindaco Valentina Vadi, l’Assessore Laura Ermini, e l’Assessore Fabio Franchi per il loro supporto. Ci preme inoltre ricordare che questo progetto è stato possibile anche grazie alla partecipazione di alcuni partner: Comitato 8 Marzo-25 Novembre, Pro Loco di San Giovanni V.no, Associazione Liberarte, Edizione Setteponti.
Infine ci teniamo a fare un caloroso ringraziamento alla meravigliosa giuria di questo concorso, che con passione e vera dedizione si è adoperata nella valutazione delle opere: FILIPPO BONI, RITA CAVEZZUTI, LAURA OCCHINI, NICOLETTA ALAMANNI, MASSIMILIANO BELLAVISTA.
Di seguito la classifica
FIABE
1° Opera n.31 Mani in tasca di Matilde Brogi
2° Opera n.4 il mistero del castello di Viola Monciatti
3° Opera n.30 Incontro con un personaggio insolito di Giada Vecchietti
RACCONTI
1° Opera n.27 Ama Zoe di Simone Ghiori
2° Opera n.8 L’epifania di Iacopo Cigolini
3° ex equo
opera n.28 L’apnea di Maria Cristina Fineschi
opera n.2 Io,donna di Asia Salati
POESIA
1° Opera n. 7 Mistica di genere di Flavio Tamiro
2° Opera n. 18 Automa di Lucia Santarsiero
3° Opera n. 21 Lei di Daniela Ciuffreda
Ringraziamo tutti i concorrenti per la partecipazione e vi diamo appuntamento alla prossima edizione.
Link allo streaming
La divulgazione dei nomi dei vincitori è disciplinata ex art.10 del regolamento.
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