La salacca è un pesce simile all’aringa ma meno pregiato e meno costoso; è stato per molti secoli l’unico pesce, non dell’Arno, accessibile per gli abitanti dell’entroterra. Malgrado la restrizione alimentare imposta dalla Quaresima, era considerata una festa, poiché era una delle poche occasioni per poter mangiare pesce.
Venivano organizzati, infatti, grandi banchetti gastronomici a cui adulti e bambini potevano partecipare, e veniva costruita una grande salacca in cartapesta che, alla fine della festa, veniva bruciata.
Attualmente è festeggiata nel quartiere di Oltrarno, sulla golena del Fiume Arno, alla presenza di banchi di dolciumi, tra cui spicca la tradizionale mela caramellata, attività per bambini ed un’esibizione del Concerto Comunale di San Giovanni Valdarno.