Il 4 novembre 1918 entrò in vigore l'armistizio tra l'Italia e l'impero austroungarico. Il giorno precedente, nei pressi di Padova, nella villa del conte Vettor Giusti del Giardino, alle ore 15,30, il generale austriaco Viktor Weber Von Webenau, alla presenza del generale Pietro Badoglio in rappresentanza dell'Italia, firmava la resa delle armi austroungariche. In questo modo si completava il processo di unificazione nazionale, iniziato in epoca risorgimentale, e si portava a termine la Prima Guerra Mondiale.
L’Italia aveva impiegato più di 4 milioni di soldati di cui 250.000 giovani appena diciottenni. Il bilancio fu di 600.000 morti, 1.500.000 di feriti e circa 400.000 civili che avevano dovuto lasciare le loro case sulla linea del fronte. Il 4 novembre diventò così il giorno della commemorazione e della riconoscenza.